sabato 25 ottobre 2014

[Personal] Dead to the world (and then Alive)


In the dead of the night you seem closer to me
Nella morte della notte mi sembri più vicino
The next day I wake up and know how unreal it is
Il giorno dopo mi sveglio e capisco quanto sia irreale
Feeling so tense like I'm caught in a corner
Mi sento così tesa, come imprigionata in un angolo 
You can't speak but I hear you calling
Non puoi parlare ma ti sento chiamare
I come back for you
Torno indietro solo per te





Quando ho deciso di aprire questo blog, l'ho fatto per un motivo ben preciso, aldilà dell'interesse sincero che provo verso il mondo della bellezza e della femminilità: scrivere, specialmente di questi argomenti, è una spinta ulteriore verso un percorso di cambiamento davvero importante, una strada che percorro ogni giorno da ormai cinque mesi, con costanza, impegno e, per quanto posso, amore:
La via verso l'accettazione di Me stessa, aiutandomi ad essere migliore di come credo di essere.
Nella mia interezza, nell'enorme complesso di aggettivi che mi descrivono, di fatti che mi accrescono, di pregi e difetti che mi contraddistinguono.

Sebbene forse non si direbbe dai post (per fortuna!), sono un tipo decisamente cupo, incline a sbalzi d'umore moooolto frequenti, con una visione della vita abbastanza pessimistica.
Ho passato tanti tanti anni a nascondermi dietro le mie paure.
A usarle come scudo e come scusa per non fare ciò che invece andava fatto.
Non sono del tutto sicura di esserne fuori, ma, tra i miei pregi/difetti, esiste anche la cocciutaggine cronica: se prendo una decisione, è quella, e difficilmente ci ricasco.

Andiamo al sodo.

Da quando ho compiuto 12 anni, cioè dal primo ciclo mestruale e quindi da quando, per le donne, comincia la tragedia della presa di coscienza di essere una spanna sopra rispetto agli uomini (sorry guys) in termini di maturità, ho cominciato a fare i conti con me stessa, col mio corpo, relazionandolo con l'esterno, coi modelli che vedevo come "giusti": un po' combattendoli, un po' invidiandoli.
Si sa, negli anni dello sviluppo psicofisicamente cambia tutto, cominci a gettare le basi di quello che sarai.

Credo che sia da quell'anno che ho cominciato a "lottare" col mio pesoforma.

Ho sempre associato il cibo a qualcosa che mi potesse "riempire" nei momenti in cui mi sentivo completamente vuota. A parte un unico periodo in cui questa situazione si è totalmente ribaltata - e quindi mangiavo davvero poco (ah, il lontano 2009... evviva le pene d'amore!), l'ho sempre vista in questo modo.

Fino ad un paio d'anni fa, la situazione era, diciamo, sempre sotto controllo: erano quei 4/5 kg che si prendono in ogni caso, un po' per malcostume alimentare, un po' per pigrizia, un po' perché prendevo anche la pillola anticoncezionale (che mi ha fatta gonfiare come una mucca da latte), un po' perché sì.

Poi le cose mi sono sfuggite di mano.
Le ho viste scivolare via, le ho viste scavarmi e aggravarsi su di me, fino a schiacciarmi.

Ho mollato la presa.

Sì, non sono stati due anni particolarmente felici: essendo una persona particolarmente empatica tendo a farmi carico di molte cose, anche quelle che non mi toccano personalmente, per cercare di dimostrare una forza che in realtà non ho (e che nessuno, in fondo mi chiede di avere, ma questo l'ho capito solo dopo), per cercare di non gravare sugli altri. Per cercare di essere migliore dei miei sbalzi d'umore, dei miei difetti.

La verità è che non ce l'ho fatta. Forse non ce l'ho voluta fare.
Ed ho toccato il fondo.

Per qualche motivo, però, qualcosa è successo.
Ho provato rabbia. Incontrollabile.
Odio puro verso me stessa.
Disgusto.
Mi sono svegliata il 5 maggio 2014 ed ho capito che continuare a guardarmi allo specchio soffocando i conati di vomito, non era più necessario.
Continuare a lamentarmi senza fare assolutamente nulla per cambiare, non era la mossa giusta.
Occuparmi solo della superficie, senza ascoltare cosa c'era dentro di me, era una cazzata bella e buona, perdonatemi il francesismo.

Ho smesso di giustificare quello che credevo su me stessa (ormai sono così, non posso farci nulla, sono senza speranze, sono una buona a nulla, sono un fallimento erano, ed a volte sono, le mie frasi ricorrenti).
Ho smesso di assecondare tutte le mie paure di vivere.

Ho prima cominciato da sola, smettendola di sfogare sul cibo tutti i nervosismi e le ansie. Forzandomi ad una rieducazione in tutto, come avrei fatto se mi fossi dovuta occupare di un neonato.
Il mio ES che combatte col mio IO, per dirla con Freud.

Poi ho contattato un dietista che, su di me, sulle mie esigenze e il mio metabolismo, ha creato uno schema alimentare.

Passo dopo passo, dopo 5 mesi, oggi sono qui.
Con 15 kg di meno.
E non solo di massa adiposa :)

[No, non darò assolutamente lo schema che mi ha proposto il dottore. E non è cattiveria: è una cosa studiata sul mio corpo. Voi potreste avere altre esigenze rispetto alle mie :)]

Il mio discorso non vuole certamente esaurirsi a: un corpo magro è un corpo bello.
Andrebbe in totale disaccordo con quello che sono, e cioè una persona con delle forme, belle o brutte che siano, con cui devo convivere.

Il concetto è: un essere sano, è un essere umano.
Altrimenti, si è solo a metà tra il vivere e il sopravvivere.

Uno stile di vita dinamico, un regime alimentare corretto (che, per inciso, contiene anche gli stravizi quell'una, due volte alla settimana) contribuiscono al benessere della nostra forma più superficiale (che non vuol dire "stupida"; vuol dire "che sta in superficie"): il viso si ripulisce dai punti neri, dai brufoli in eccesso; i capelli acquistano luminosità e forza; la cellulite rimarrà (eh.), ma si attenuerà notevolmente.
Tutto si rinvigorirà.
Su di me, a livello fisico (aldilà del numero sulla bilancia), ho visto davvero miglioramenti.
Ho visto gli anni che ho: pochi, troppo pochi per permettermi di sciuparli, di buttarli in pasto a cose che mi condannano solo a star male.

Giovenale diceva: Mens sana in corpore sano (mia sorella sarà fiera di me).
E non c'è niente che ritengo sia più vero a questo mondo.

Se non prima impariamo a prenderci cura di quello che siamo, interiormente, capendo quali sono le motivazioni che ci spingono a comportarci in un certo modo (specialmente se è lo stesso che ci condanna a uno stile di vita sbagliato, che fa male anche al corpo), potremo fare tutte le diete, tutti i sacrifici, tutti i corsi motivazionali di questo mondo.
Non cambierà assolutamente nulla se non prima compiamo un piccolo sforzo: posiamo un orecchio su noi stessi e sentiamo, con onestà e sincerità, ciò che siamo. Anche quelle cose che fanno un male boia, che non vorremmo sentire né ora né mai, ma che sono proprio lì, pronte all'agguato.
Perché il corpo è scienza, è matematica. E' il primo ad avvisarti, quando c'è qualcosa che non va in te.
Sta a noi: combatterlo o assecondarlo.

Di me ancora non accetto moltissime cose.
Non mi piaccio, ancora, del tutto - non solo dal punto di vista fisico.
Ma ho imparato. Ho capito.
Non ho lasciato che le cose mi vivessero.
Ho deciso di vivere, io, Caterina.

Io ho scelto.
:)



Sono stata morta per il mondo, e ho scelto di esserlo
I've been dead to the world and I've chosen to be
Dentro cuscini con meraviglie e prodigi 

Inside under pillows with marvels and wonders
Sedando la mia voglia di esistere all'aria aperta
Sedating my will to exist in the open
Non mi muovo ma continuo a muovermi 
I don't move but I keep on moving
Sto solo con te
I'm only with you


giovedì 23 ottobre 2014

[Halloween Makeup] Oh, you can't help that: we're all mad here

Presente quei pomeriggi in cui dovresti scrivere la tesi? Io no.







P.S. :Mi scuso per la qualità scadente delle foto, ma la reflex faceva i capricci - e mi scuso anche per questo shock che presumibilmente vi ha fatto andare in malora la serata.

L'idea era quella di crocifiggermi un pomeriggio   proporvi un trucco che porterei se fossi invitata ad una festa di Halloween, considerato che manca poco più di una settimana all'evento (ma siccome non accadrà, mi limiterò a spaventare i miei genitori e mia sorella, finchè i suddetti non mi butteranno fuori di casa).

Se non l'aveste capito (e non vi preoccupate, lo capisco che non ho la benché minima capacità di realizzare un make-up), ho provato a rappresentare una versione "femminile" dello Stregatto, 

usando quel poco che mi era rimasto del vecchio cerone bianco per creare la bocca (lo so, è storta, non avrei dovuto ricalcare le labbra, ma sono un po' demente) e dei semplicissimi blush e ombretti viola e rosa. Il tutto suggellato dalle matite occhi viola e nera. E, attenzione attenzione!, sono riuscita anche a mettere per la prima volta le ciglia finte!!!11!

Ci ho messo degli eoni a farlo e vi assicuro che dal vivo è molto più bello che in foto. 

Spero che questo post un po' alternativo possa darvi comunque uno spunto per come conciarvi ad Halloween. Sono sicura che verrà molto meglio a voi che a me!

Avete altre idee di trucco per Halloween? 
Qual è il trucco/parrucco più figo che avete realizzato per questa festa?

Oppure odiate tutto ciò che sia relativo al ponte dei Morti?
Tipo me e questo post?

CIAONE!

martedì 21 ottobre 2014

[DIY] Eco-bio Gloss riflessante per capelli - La mia versione


Buongiorno e buon inizio settimana a tutti!
Lo so che è martedì e che è quasi ora di pranzo, details.

Chi mi conosce sa che ho una passione smodata per le ricette di Carlitadolce: qualche settimana fa ha pubblicato questo video, nel quale spiegava come "ricreare" un gloss per capelli, che fosse riflessante, lucidante e nutriente al tempo stesso. Niente di nuovo sotto al sole: conoscevo già la tecnica della Sherazade (termine che prende il nome da una vecchia maschera riflessante Lush, non più in commercio, ma soprattutto da Le mille e una notte!), ossia "hennarsi" con una proporzione di 1:1 di henné e balsamo (rigorosamente ecobio), tenendolo in posa massimo un'oretta.

La mia paura è sempre stata quella che fosse del tutto inutile. Poi, vedendo questo video, ho pensato che avrei potuto rivisitare la ricetta che conoscevo in origine e che riproponeva lei, creando qualcosa di specifico per i miei capelli, ed adatto alle mie esigenze: qualcosa che non fosse una tinta o un gloss, ma semplicemente un impacco post-shampoo, che però desse un minimo di riflesso in più.


Pappa dal colorito francamente discutibile


Ho unito, per la mia nuova lunghezza di capelli:
  •  6 cucchiaini di Maschera Omia Laboratories all'olio di macadamia (ahhhh che odore dal paradiso)
  • 3 cucchiaini di Cassia
  • 2 cucchiaini di Kapoor Katchli
  • 1 cucchiaino di Robbia
Ho fatto la doccia, due shampoo (qui la review di quello che sto usando) e, dopo aver tamponato e pettinato i capelli, ho applicato il pappone. 

Goduria immane avere i capelli corti, in questo caso: con una semplice cuffietta da doccia ho raccolto tutti i capelli e li ho lasciati in posa per un'ora.

Io ho i capelli tendenti al grasso e tendenti a sporcarsi subito, per cui ero preoccupata che la maschera sulla cute potesse lasciarmi i capelli unti, ed ero già pronta a fare uno shampoo ulteriore per sciacquare il tutto. E invece no: la maschera è andata via semplicemente con l'acqua, e i capelli risultavano pulitissimi. Questo perché la Cassia (e tutti gli henné, e le erbe come il Kapoor Katchli e la Robbia) ha un potere seboregolatore molto alto, e quindi ha contrastato il potere idratante della maschera, pur non annullandolo affatto, perché i capelli sono morbidissimi, lucidissimi e soprattutto profumatissimi, solo che non sono unti o pesanti come sarebbero se la usassi da sola.





La consiglio spassionatamente, se avete del tempo dopo la doccia, e se volete ravvivare un po' il vostro colore. Carlita sostiene che si possa fare anche ogni volta che si lavano i capelli, ma non lo raccomanderei a chi come me li lava spesso: è comunque un trattamento idratante per quanto poco pesante, e quindi potrebbe portarli a sporcarli più velocemente. Però vedremo, da oggi, quanti giorni mi dureranno in termini di pulizia: vi terrò aggiornati sulla pagina Facebook!


Conoscevate questa tecnica? 
La provereste? O preferireste rasarvi a zero?
Ma quanto sono simpatica?

A presto!

sabato 18 ottobre 2014

[Don't Do It Yourself] How I ended up crazy on a saturday morning



Piccole folli crescono

Beh. 
Ci sono giorni in cui ti svegli con un'idea precisa in testa. 
La metti in pratica e ti fai venire quei piccoli infarti dolcissimi che tutti noi ci eviteremmo volentieri. 
Poi razionalizzi e dici.. forse è il caso di darci un taglio.

E tagli.

Una donna incapace 


E poi finisci per andare dal parrucchiere, ché hai la nuca a zig zag.





Opinioni? Pareri? 
Sembro essere tornata a 16 anni? 
(Il che potrebbe anche andarmi bene..)

Avete mai fatto follie del genere? Ne siete usciti tutti vivi?

BUON WEEKEND!



giovedì 16 ottobre 2014

[Review] Fitocose VS Lavera - Shampoo per capelli colorati

E' circa un anno che tento di prendermi cura della mia chioma nel modo più ecobio possibile:
ho appreso, grazie a diverse letture e parrucchieri volanti negli anni, che più tensioattivi aggressivi ci sono negli shampoo, più saremo portati a grattarci la cute e provocarne la desquamazione. 
Ma soprattutto, è ormai noto a tutti, che i dannati siliconi presenti in moltissime categorie per la "cura" dei capelli, in realtà non fanno altro che creare una patina filmante sulle radici e le lunghezze, impedendo così una vera pulizia dei capelli e spingendoci a lavarli molto più spesso di quanto dovremmo per non stressarli -  quindi a spendere più euri per gli shampoo, quindi ad andare in bancarotta e finire sotto ai ponti.
L'ultima parte forse è un attimo azzardata, ma avete capito il concetto.

Tra i diversi shampoo da supermercato che ho usato durante il mio periodo da fuori sede senza soldi, rientrano soprattutto i Garnier Ultradolce. Buon odore, inci accettabile e compagnia bella.
Da quando sono rientrata a casa, però, avendo anche ripreso ad applicare l'henné con una certa regolarità, ho deciso di investire i miei soldi negli shampoo ecobio al 100% (che costano anche un botto - ma tanto li uso solo io, e quindi ciao ciao paghetta settimanale). 
Negli ultimi due mesi ho provato un paio di shampoo, destinati ai capelli colorati (ovviamente in modo naturale, veh). Il primo è di Fitocose, lo shampoo all'Henné; il secondo, preso qualche giorno fa (come si evince da questo post su Faccialibro), di Lavera, al latte di Mango. 




Partiamo dal primo: 
Per un costo di 7,50€, è uno shampoo altamente liquido che fa pochissima schiuma, come sottolineato sul flacone stesso (dopo diverse prove e spulciamenti sul web ho capito che andava diluito in una proporzione di 1:2 di acqua), ma al contempo, se usato bene, altamente lavante. 


Come si vede dall'Inci, c'è davvero dell'Henné (Lawsonia) al suo interno. E al secondo posto, dopo l'acqua, il gel d'Aloe vera. Ecco perché ha un potere altamente lavante e sgrassante!
Si fa fatica a usarlo correttamente i primi tempi, specialmente perché non si azzecca mai a primo colpo la dose per diluirlo: ma una volta che si ingrana, la schiuma si fa eccome, e lava benissimo.
La cosa straordinaria di questo shampoo è, però, l'immensa capacità riflessante e lucidante, oltre al fatto che (paradossalmente direi, data l'aloe in grande quantità), anche se appena tolti dall'asciugamano i capelli sembrano un nido di rovi, con il passaggio della spazzola, si districano immediatamente. E tra i dentini della Tangle Teezer (il mio amore sottoforma di spazzola) ne rimangono molti meno del solito.
L'odore è l'unica pecca: ricorda un po' quello dell'henné, leggermente più forte, ma non rimane sui capelli a lungo.
Non l'ho ricomprato: perché? Mi è sembrato che dovessi comunque lavare i capelli dopo un paio di giorni. Cosa che non mi era successa con altri shampoo eco bio provati (tipo uno de La Saponaria che mi ha fatto resistere cinque giorni cinque, mandatomi con un campioncino da Ecobelli quando comprai la Robbia dal loro sito). E quindi, ho deciso di provarne un altro. 

La mia scelta è ricaduta su quello di Lavera perché era in offerta col 30% di sconto, quindi da 9 e passa euro l'ho preso a 6 e qualcosa. Ottimo, considerata la celebrità del marchio. 


Anche questo si propone come protettore del colore, ma le differenze col Fitocose sono molteplici: la prima è la consistenza molto più simile a quella di uno shampoo (una sorta di gel trasparente), e infatti finora non ho avuto bisogno di diluirlo per fargli fare la sua schiuma. 
Poi, l'odore. Sei teletrasportato immediatamente alle Hawaii, quando ti lavi i capelli. 
Infine, il risultato sui capelli. Non lucida affatto e non districa minimamente come quello Fitocose (ma per carità, non lo dice da nessuna parte che dovrebbe farlo), quindi quando vai ad asciugarti i capelli non hai la sensazione WOW. 
E inoltre non ho notato nessuna differenza col colore, anzi. Mi sembrano un tantino spenti (e questo dovrebbe essere normale con gli shampoo privi di siliconi, per cui non me ne faccio un cruccio). 
Se col primo, durante la doccia, non notavo nessuna "scarica" di colore, con questo invece lo vedo. Per cui, uhmuhm.
Però fa il suo dovere lavante. Soprattutto non mi costringe, al secondo giorno, a lavarli di nuovo. Certo, al terzo sì, ma è colpa delle mie manacce che non riescono a stare ferme senza toccare i capelli ogni venti secondi. 
Considerazione finale? Non comprerò più neanche questo. Intanto perché difficilmente ritroverò il 30% sui prodotti Lavera; in secundis perché non è niente di spettacolare. 

Il prossimo acquisto penso che sarà uno tra gli shampoo Tea Natura, o Omia Laboratories (che sono anche più facili da reperire al supermercato), ma si accettano consigli spassionati!

Voi che shampoo usate di solito? 
Badate agli Inci o ve ne stracatafottete (da leggere con accento siculo)?
Ma soprattutto: Bradley Cooper è meglio di Ryan Gosling?

Al prossimo post!

martedì 14 ottobre 2014

[Tag] What's in my make up bag? + terribili swatches


Grande giubilo e celebrazioni qui al regno! Da domenica a oggi sono già 9 giorni di Blog! Come  festeggiare al meglio questo avvenimento? 
Chiudendo il blog? Chiudendomi un dito in una porta? Smettendola di dire fesserie? 
MANNO'! 
Proponendovi un tag bellino bellino che mi ha sempre attirata, il Dove ciospa conservi i trucchi che non sai usare e quali sono quelli che maldestramente adoperi?
Un po' lungo come titolo.

Innanzitutto: io non sono in grado di truccarmi. So che in molti adesso state pensando il contrario, ma  è una triste verità con cui campo da anni e con cui dovrete fare i conti anche voi. 
Magari ci sono giorni in cui azzecco l'eye-liner, ma quelle da cui non riesco proprio a liberarmi sono le occhiaie. No, cari amici, non riuscirò mai a coprirle sufficientemente. E sono sei mesi che cerco di fare la nonnina che va a letto presto e beve molto, ma NO. Loro stanno lì, stoiche. Nemmeno se mi mettete un prodotto da settordici euro sotto le mani. 
Quindi se mai dovessi avere l'idea di proporvi un trucco, (SPOILER!) scusatemi in anticipo.

Partiamo subito con la cosa di cui sono più fiera. Il mio adorato storage porta trucchi, regalatomi per il compleanno dai miei migliori amicici che ben mi conoscono. 


L'imponenza immaginifica di R2D2. 

Amolo, fortemente

Direte voi. Ma ti porti dietro tutta sta valigetta quando devi truccarti ad esempio fuori casa? Vorrei tanto: l'avete vista la sua magnificenza? La sua immensa spettacolarità? Però non si puote. E' un po' scomoda da portare in giro. Dentro R2D2 conservo i trucchi che non uso tanto spesso: l'ho riposto sulla mia scrivania (il luogo dove mi siedo per truccarmi quando ho tempo/ quando controllo se qualcuno ha messaggi per me, tipo che sono la loro unica speranza e cose del genere di tutti i giorni) (E lo sto grassettando perché se non sapete di cosa sto parlando uscite subito da questo blog) (Sto scherzando) (Però un po' no). 

In realtà la beauty-bag che porto in giro è la seguente, da me dipinta con un set che mi regalò Fabio anni fa per Natale:

Se qui non cogliete la citazione, davvero non so in che casa triste siete cresciuti
(ps: Le Petit Prince)

Partiamo con cosa uso per fare la "base" (MUAHAHAHAHAHA - risata malefica delle occhiaie e dei brufoli):

I love non avere luci artificiali e lightboxes

In ordine di apparizione*:
1) Essence Eyebrow Stylist Set, 01 "Natural Brunette Style"
2) Essence "Stay Natural" Concealer, 03 "Soft Nude"
3) Neve Cosmetics, High Coverage Mineral Foundation "Medium Warm"
4) Yes to Grapefruit, "Uneven Skin Tone" CC Cream Light Tint
5) Kiko Velvet Stick Blush, n. 01 Limited Edition "Dark Heroine"
6) Kiko Colour Splash multi-tone bronzer, n. 02 "Jovial Tan"(Limited Edition)
7) Essence Silky Touch Blush, n.60 "Life's a cherry" 
8) Pennello per cipria Essence
9) Pennello a caso di mia madre


A seguire, il make-up occhi!

Non badate all'usura del tempo plis

1) Essence Quattro Eyeshadow, n. 05 "To die for"
2) Essence "I love Punk" Jumbo eyeliner pen, n. 001 "Ultrablack"
3) Essence 2 in 1 Kajal Pencil, n. 14 Toffee & Sweets
4) Kiko Precision Eye Pencil n.300
5) Kiko Smoky Eye Pencil (Limited Edition) n. 01
6) Essence Eye Sorbet, n. 04 "Illuminating Plum"
7) Kiko False Lashes Concentrate, Volume top coat Mascara
8) Essence "Lash Mania Reloaded" False Lash Mascara

E infine, labbra e un gelato alla nocciola, grazie:

Sì, voglio farmi la figa, io ho il vinile di Ok Computer, e siccome ha lo sfondo bianco ho pensato di poggiarci su i rossetti per evitare di falsare i colori che già sono abbastanza falsati, ecco, però la cosa sostanziale è che io sono fighissima possedendo tale pezzo, lo sapete questo, vero? (Grazie Paolo, comunque)

I rossetti sono:
1) Kiko Velvet Mat n. 614 
2) Debby Perfect Kiss n. 26
3) Reperto archeologico che farà malissimo alla salute, preso a Londra nel 2009 da Boots: Lasting Fix Lipstick "Showbiz"

Le matite labbra, che uso anche come rossetti:

1) Neve Cosmetics, Pastello "Teatro"
2) Rimmel Lasting Finish, n. 063 "Black Tulip"
3) Kiko Smart Lip Pencil, n. 703

Ho anche provveduto a fare degli scarsissimi Swatches!

Scusatemi.

Lo so.


A questo punto, generalmente ci si saluta, e ci si rimanda al prossimo post. Io invece non so se scrivere altre 100 righe - no vabè, vi lascio con una canzone.
E tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: "Questa è la carezza di Caterina". 

CIAONE!






Se vi interessa una review di uno o più di questi prodotti, chiedetemelo nei commenti! 




sabato 11 ottobre 2014

[Review] I miei prodotti Lush del momento

Buondì pasticcini di ricotta, e buon weekend!

Quest'oggi vi propongo la mia prima "recensione", dedicata agli ultimi prodotti che durante questo anno e mezzo di università a Roma ho acquistato da Lush Cosmetics
La precisazione è d'obbligo: non tutto, da Lush, è effettivamente eco-bio. Per cui fate molta attenzione quando comprate qualcosa, se vi interessano i prodotti provenienti da origine naturale! 
(Di sicuro ci farete caso agli ingredienti, prima di acquistare qualcosa, dato che tutto costa un occhio della testa...).
Let's begin!


Erba Libera, detergente viso; 1000 Kisses - Gorilla Perfume, profumo solido; Mutandine di seta, talco profumato; Conquistami, balsamo labbra colorato


Comincierei subito col prodotto più vecchio che ho, e cioè il profumo solido "1000 Kisses", che infatti non è nemmeno più in produzione (in compenso però potete spulciarne di altri e nuovi qui).
L'avevo scelto per la sua profumazione agrumata con dei richiami di gelsomino, infatti nell'inci spicca l'Essenza assoluta di Olivo odoroso (che presumo sia il nome dell'odore che sto cercando di identificare). 

Inci:
Olio di Jojoba Biologico (Simmondsia chinensis), Olio di ricino (Ricinus communis), Cera Candelilla (Euphorbia cerifera), Parfum, Resina di mirra (Commiphora myrrha)Resina di ladano (Cistus ladaniferus)Essenza assoluta di Olivo Odoroso (Osmanthus fragrans), Citral, Cumarina (Coumarin)Geraniol (Geraniol)Benzyl Benzoate (Benzyl Benzoate)Limonene Linalool (Linalool)


La consistenza del profumo solido

E' molto comodo da portare in borsa, date le dimensioni (sembrano quelle di uno smalto); la cosa migliore di tutte, però, è la persistenza dell'odore che si sente a distanza di parecchio tempo. 
Sulla confezione riporta una scadenza, come ogni prodotto di Lush: io sinceramente me ne frego altamente e continuo a metterlo senza nessun tipo di controindicazione sulla pelle. 
Non ricordo quanto lo pagai, comunque mi pare attorno agli 8 euro.

La polverina "Mutandine di Seta"

Passiamo poi, seguendo l'ordine cronologico, alla polverina "Mutandine di Seta". Questo è l'Inci:

Amido di mais (Zea mays)Caolino (Kaolin)Burro di cacao (Theobroma cacao)Carbonato di magnesio (Magnesium Carbonate)Profumo (Perfume)Essenza assoluta di gelsomino (Jasminum grandiflorum)Olio essenziale di vetiver (Vetiveria zizanoides)Cinnamyl Alcohol (Cinnamyl Alcohol)Benzyl Cinnamate (Benzyl Cinnamate)Linalool (Linalool) 

L'odore è sostanzialmente quello di gelsomino, persistentissimo. Lo trovo molto utile in combo con un'emulsione di olio e acqua, o la crema, dopo la doccia. Non solo perché li asciuga, ma perché è piacevolissimo da passare sul corpo. Anche usato da solo ha il suo perché (specialmente quando dovete infilarvi i collant o i jeans stretti stretti), si assorbe velocemente e non rischiate di rimanere biancastri come coi talco normali. 
Il prezzo è di 8,50 €.

Il balsamo labbra colorato

Questo balsamo labbra è una goduria. Questo è l'inci, per darvi un'idea di cosa sa:
Olio extravergine di cocco (Cocos nucifera)Infuso fresco di mela rossa (Pyrus malus)Cera giapponese (Japan Wax)Burro di Karitè (Butyrospermum parkii)Zucchero a veloCera di carnauba (Carnauba Wax)Aroma (Flavour)Cioccolato bianco (White Chocolate)Organic Rose Hip Oil (Rosa canina)Glicerina Vegetale (Glycerine)Essenza Assoluta di Vaniglia Equosolidale (Vanilla planifolia)Olio essenziale di arancia selvatica (Citrus sinensis)Olio essenziale di foglie di cannella (Cinnamomum zeylanicum)Red Currants (Ribes rubrum)Diossido di titanio (Titanium Dioxide)*Cinnamyl Alcohol (*Cinnamyl Alcohol)*Cinnamal (*Cinnamal)*Citral (*Citral)*Eugenol (*Eugenol)*Benzyl Benzoate (*Benzyl Benzoate)*Limonene (*Limonene)*Linalool (*Linalool)Colour 45370Colour 45410 (Colour 45410)Colour 77491 (Colour 77491)Colour 15850 (Colour 15850)Methylparaben 

Labbrozzi


Santo cielo. Pensate a tutto questo tripudio di sapori/odori sulle vostre labbra. Bello, eh?
Come dicevo prima, colora leggermente le labbra, ma quello che fa più di tutto è idratarle. La pecca è che ovviamente va prelevato con un dito o con un pennellino, per cui non è esattamente il massimo dell'igiene. E non rimane poi moltissimo sulle labbra (un'oretta senza mangiare o bere). 
E diciamo che per la modica cifra di 9 euro e rotti, uno un po' ci pensa prima di comprarlo... però è bello, tanto. 



Ultimo prodotto, il più nuovo e anche il più importante e utile. Il detergente viso "Herbalism" o "Erba Libera". Oltre all'odore meraviglioso di mandorle misto a erba (davvero!), svolge un fantastico lavoro di esfoliazione, senza però essere aggressivo (potrebbe essere utilizzato anche due volte al giorno, tutti i giorni). Io lo uso alla sera, dopo essermi struccata, insieme alla spugnetta che vi ho fatto vedere nel post precedente


La consistenza ricorda quella del Didò (feels): se ne preleva una quantità superiore a quella che vedete in foto, si bagna di due o tre gocce, si sfrega tra i palmi e poi lo si passa in viso. 
Io soffro di pelle mista, quindi la zona T (fronte naso mento) tende a lucidarsi, soprattutto durante la notte (non so perché). Da quando utilizzo questo detergente come ultimo step (sì perché non faccio nient'altro dopo, niente crema, niente tonico) devo dire che ho visto miglioramenti enormi. 
Ancora a volte tendo a svegliarmi unta, ma niente in confronto a quando non lo usavo.
Quindi, senza dubbio lo approvo. Gli ingredienti, che ora vi proporrò, potete vedere che sono semplici e non moltissimi. Questo mi ha fatto riflettere sulla possibilità di riprodurlo in casa, dato che Lush non è esattamente vicino a dove abito (Catania o Palermo), e il prezzo non è nemmeno agevolissimo (circa 10 euro)... 

Mandorle macinate (Prunus dulcis)Caolino (Kaolin)Glicerina Vegetale (Glycerine)Acqua di clorofilla (CI 75810, Aqua)Estratto di ortica, rosmarino ed aceto di riso (Urtica dioica and Rosmarinus officinalis)Germe di riso (Oryza sativa)Estratto di Gardenia (Gardenia jasminoides)Essenza assoluta di rosa di Damasco (Rosa damascena)Olio essenziale di camomilla blu (Matricaria chamomilla)Olio essenziale di Salvia (Salvia officinalis)Profumo (Perfume) 

Negli anni passati ho provato anche diversi Balsamo per i capelli, tipo il "Pazza idea" o "Shining" e mi ero trovata piuttosto bene. Per il periodo che ho vissuto a Roma ho anche comprato una ballistica (quello per cui è famoso Lush), la "Karma Spumante". 
Tutto molto bello ed eccitante; inoltre i commessi in bottega si mettono a tua completa disposizione (finchè non sei costretto a comprare qualcosa per levarteli di torno). 
I prezzi sono l'unico enorme handicap. Specialmente perché bisogna stare attenti agli ingredienti: spendere 10 euro per un prodotto pieno di parabeni e schifezze non è proprio il massimo. Per cui, occhio! 

E per questa settimana è tutto! 
Vi invito a collegarvi sulla pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle scempiaggini che compio giornalmente :)

Alla prossima settimana!

mercoledì 8 ottobre 2014

And we left our love in our summer skin * La skincare della domenica d'autunno

Comincio con questo titolo il mio secondo post, con un tono un po' dolceamaro (ma soprattutto amaro se non conoscete questa canzone).
L'estate è ormai finita, e con lei finisce tutta quella spensieratezza che la contraddistingue: il sole solo all'alba, le serate con gli amici, l'amico dj che passa le playlist anni '90 che ti mettono k.o. l'animo (specialmente se alla terza volta di "Girls & Boys" dei Blur siete anche piuttosto k.o. con l'alcool), ma soprattutto la strafottenza assoluta nei riguardi di trucchi, creme, intingoli e cura della pelle (ma forse vale solo per me, vecchia pazza che non sono altro).
Lo so, lo so: la pelle va protetta dai raggi del sole, che poi ti viene il tumore, e le macchie, e le rughe... Ma io sono GGIOVANE e spesso me ne frego, perché la sola idea di piazzarmi qualcosa di unto/cremoso in viso con 45 gradi all'ombra mi atterrisce gravemente. E quindi, a fine estate, mi ritrovo a fare i conti con la pelle marrone che va via per far posto a quel solito color latticino morto che mi caratterizza. E non solo: per anticipare questo processo e per evitare di sembrare a chiazze, mi premuro di ricominciare con la mia skincare routine (quanto sono blogger americana, evero) autunnale, generalmente destinata alla giornata di domenica (che, comunque, per la cronaca, è un giorno che andrebbe abolito dai calendari. Vero? VERO?).
Per evitare di eliminare definitivamente quei pochi lettori che mi seguono (grazie immensamente, comunque, per la grandissima affluenza sulla pagina Facebook e per i commenti al lunghissimo post precedente!), andiamo alla ciccia della questione.


Fase 1. Apriamo le danze (e i pori)

Nostra cugina Rosalba (ciao, se stai leggendo!) spesso se ne esce con dei regali pazzeschi, per me e mia sorella: qualche mese fa è stata la volta della SAUNA FACCIALE. Siete stati pervasi da un brivido di eccitazione, nevvero? Ebbene sì. La sauna facciale è un aggeggio che si attacca alla corrente e riscalda in 5 minuti l'acqua per fare i vapori.

Eccola smontata dal pezzo che la compone. Vedete la donnina della foto che si rilassa? 
E' così che ci si sente. 

Montata. La donnina è sempre lì che ti avvisa che stai per rilassarti.

Non sto qui a spiegarvi come diavolo si usi perché ci vorrebbe molto più che una semplice parent-(si mette dell'acqua q.b. nel foro; in poco tempo comincerà a sobbollire; si monta il soffietto di plastica e avvicinate il faccione)... vi dirò solo che quello che fa è eliminare il tempo che impieghereste a mettere la pentolona d'acqua sul fuoco e aspettare che arrivi ad ebollizione, perché il processo in tutto dura scarsi 3 minuti (più il tempo che decidete di stare a svaporarvi). 
All'acqua dei vapori aggiungo un cucchiaino di bicarbonato e a volte anche uno di sale, proprio quando decido che voglio esagerare e fare la pazzerella, va là. C'erano tempi più floridi in cui avevo il Tea Tree Oil  e ne aggiungevo qualche goccia. Il concetto è comunque quello di aprire i pori e al contempo disinfettare (oppure sturarvi il naso se siete raffreddati). 


Fase 2. Lo scrub (I'm not supermaaan paaaapaaapaaapaaaa)
Colta la citazione?

Durante il relax (donnina in foto docet) dei vapori, decido, dopo aver visto un meraviglioso video di Clio anni fa, di impiegare il tempo facendo uno scrub, in modo tale che i pori già aperti vengano maggiormente disinfettati e puliti. Il video mostra un mix di miele e zucchero, cosa che in effetti è piuttosto buona per il viso; io invece stavolta ho voluto provare delle spugnette che ho comprato questa estate da Boots a Dublino. 



Sembrano delle gallette di riso, al tatto e alla vista; sono delle sostitute dato che non le ho trovate mannaggiamannaggia    simil Konjac Sponges, spugnette di alga di cui si sono tessute le lodi su internet per diversi mesi. Anche queste sono di fatte di alga (la celeberrima Luffa! e chi non la conosce!?) e promettono di esfoliare ed eliminare le cellule morte e pagarvi le tasse universitarie. 
Ne passo una sotto l'acqua calda per farla "aprire" e la passo sul viso durante i vapori. 

Questo è cosa succede quando le fate arrabbiare (leggi: le immergete in acqua calda). 
CREEPY.

Non mi sento di straconsigliarle, specialmente se avete la pelle sensibile: tendono a essere un attimo aggressive (e grazie, con quei denti!). Però quel mostriciattolo che sembra uscito da Pacman (sì, parlo sempre della spugnetta) ha fatto il suo lavoro. A fine vapori sciacquo il viso con acqua tiepida e lo tampono con un asciugamano. 


Fase 3. Da timido Bruce Banner ad aggressivo Hulk

Ovvero la preparazione della maschera all'argilla verde e bianca. Anche qui ho fatto riferimento a diversi video visti nei secoli secolorum (tipo questo) e unisco:
1 cucchiaio di argilla verde;
1 cucchiaio di argilla bianca (altresì nota come Caolino);
Un infuso di menta e camomilla per amalgamare.


Vi accorgerete presto che non è cosa mia ricreare gli sfondi per le foto. 
L'idea di questo scenario con piantina annessa era per ispirare un che di bucolico. 
FAIL.

A tal punto mi impiastriccio la faccia alla meno peggio, evitando la zona del contorno occhi (e per ovvi motivi le labbra e le narici - a meno che non vogliate morire, alla fine sono scelte, per carità). Cerco di resistere finchè non mi pizzica il viso, ma in genere basta che non riusciate più a muovere i muscoli della faccia per capire che è tempo di sciacquare.

Scusate, lo faccio per la scienza


Acqua tiepida e poi freschetta per far chiudere i pori (mistero metropolitano: sarà vero? così come l'ultimo risciacquo dei capelli con acqua fredda per farli più lucidi e procurarsi una broncopolmonite nel mentre?). 


Fase 4. La crema, il tonico e tutti i loro amici


Di solito, per concludere, passo la crema che normalmente utilizzo come base trucco (quando mi ricordo). L'altra volta ho utilizzato questa di Garnier, che in realtà è di mia sorella ma non lo saprà mai (ciao, Fede!). In genere anche questa Essence mi regala giuste soddisfazioni. Mentre la prima è completamente biologica, la seconda so che non sia poi così malvagia per il prezzo che ha (intorno ai 3 euro).

E questo è quello che capita le domeniche d'autunno! Cosa fate voi, invece, oltre ad avere una vita magari più interessante di questa? 
Suggerimenti? Consigli per gli acquisti? 
Cani?


Al prossimo post, stay tuned! 

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