Red is the Word a.k.a. Che cos'è l'henné, e che vuole da noi? Come sono diventata una redhead

Per inaugurare questo blog, credo sia obbligatorio cominciare a scrivere di ciò di cui sono particolarmente esperta: la colorazione naturale dei capelli (e a volte del corpo, se non si sta attenti!) con l'Henné, la pianta che o si ama, o si odia.
E io la amo, particolarmente!

Innanzitutto, precisiamo: non sono né una parrucchiera, né una fattucchiera, né una coltivatrice di semi di henné (spoiler!), ma semplicemente una che non si è mai rassegnata al colore scialbino dei suoi capelli al naturale (un castano medio-scuro con dei vaghi riflessi mogano), e che ha provato, dalla tenera età di 13 anni, davvero qualunque cosa per rinvigorire/cambiare/dare un tono figo al suddetto (nell'ordine, sono stata, prima dell'henné: color prugna, rosso mogano e viola nero. A quest'ultimo colore ci penso spesso, un po' mi manca), per poi trovare la pace (mai dare cose per scontate con me) con l'henné.
Per cui questo post non vuole essere nient'altro che una condivisione della mia routine, senza pretese di fare la cosa giusta: solo qualche consiglio per chi, come me, si sbatte per tirare fuori il meglio da questa polvere, o per chi l'ha sempre voluta provare e non ha mai osato (un po' come tutto quello che volevate sapere sul sesso e non si sa perché avete sperato di saperlo da Woody Allen).
Per cui, se seguendo passo passo ciò che faccio io vi ritrovate calvi o coi capelli verdi, a meno che non è questo a cui miravate, non prendetevela con me (sorry not sorry).

*Se siete già conoscitori di questa magica erba, o semplicemente non vi frega assolutamente niente di cosa ho imparato negli anni, potete anche saltare tutto il papello delle F.A.Q.; altrimenti continuate pure a leggere!*

Passiamo a delucidare quelle povere menti che si accingono qui sperando di trovare l'Ultimate Bible of Henna (sì, ogni tanto mi vengono fuori cose che, boh.):

Cosa accipigna è l'Henné? 
Cito da Wikipedia:

La Lawsonia inermis, nota col nome comune di hennaenna o più spesso col corrispondente francese henné, è un arbusto spinoso della famiglia delle Lythraceae. Dalle foglie e dai rami essiccati e macinati si ricava una polvere giallo-verdastra utilizzata come colorante su tessuti e pelle animale. La tonalità rosso bruna varia in funzione della composizione in rami (rosso) e foglie (marrone).

Insomma parliamo di un metodo di tintura antichissimo, risalente addirittura agli antichi Egizi cheZZZZZZ ok, ok, torniamo al 2014.
Come ho scritto a inizio post, è una pianta (venduta in polvere a noi comuni mortali) che o si ama o si odia. Generalmente la odiano le persone come la mia amica Alessia (ciao!), che partono da una base parecchio scura sulla quale il risultato si vede e non si vede.
Questo perché l'henné, essendo naturale e non possedendo schifezze chimiche al suo interno (o a volte sì, ma ci ritorneremo più avanti), non penetra nei pori del capello, alterando la colorazione: crea invece uno "strato" superficiale che filma il capello, rendendolo quindi non solo più forte e inspessito, ma la colorazione non risulta artificiale, poiché si unisce effettivamente alla base da cui si parte.
Quindi non ha solo un potere tintorio, ma direi anche "curativo".
Esistono diversi tipi di colorazione tratti dalle piante: oltre la Lawsonia Inermis, che tinge di rosso/bruno, i principali sono l'Indigo, chiamato anche "Hennè nero", che vira verso i colori scuri (castano/blu/nero) e la Cassia Obovata, il cosiddetto "Hennè neutro", che di per sé non ha proprietà coloranti, ma, se aggiunto ad altre erbe (o, ad esempio, ad una spezia come la Curcuma) potrebbe schiarire leggermente la base da cui partite. Io non ho mai provato l'Indigo, ma ho usato spesso delle miscele preconfezionate con la Lawsonia e la Cassia, ma in tutta onestà non ho mai visto nessuna differenza abissale rispetto all'utilizzo della semplice Lawsonia da sola.

In relazione alle miscele preconfezionate, arrivo al punto toccato due paragrafi fa:
Come riconoscere la purezza dell'Henné che compriamo? 
In moltissimi casi, al supermercato o nelle erboristerie, troviamo delle miscele che non hanno niente a che vedere con la Lawsonia, o, peggio, miscele contenenti il cattivissimo Picramato di Sodio.
Finchè l'Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients - la lista degli ingredienti in un prodotto) riportato sulla scatola contiene il termine Lawsonia Inermis (o Indigo o Cassia Obovata), tirate un sospiro di sollievo. Nonostante la freschezza della macinatura delle foglie non possa essere garantita al 100%, quantomeno sapete cosa vi state spalmando in testa. Qualora ritroviate, insieme a questi, ulteriori ingredienti tra cui il sopracitato picramato, beh, sinceramente non vi consiglierei di camminare sugli allori. 
La Lawsonia pura al 100% si riconosce per il suo colore verde pisello (vietato ridere) e un forte odore che somiglia al té. Non saprei dirvi di Indigo e Cassia perché non li ho mai provati singolarmente (l'indigo proprio mai nella vita), ma girando un po' su internet mi sembra di aver visto che entrambe le polveri virino comunque sul verdino. Ma non ne ho idea, per cui se siete interessati, vi consiglio di informarvi bene prima di lanciarvi agli acquisti pazzi. Quindi, nel caso della Lawsonia che conosco bene: se la polvere si presenta rossastra, o comunque non verde, vuol dire che contiene sicuramente altri ingredienti, come il Picramato, che sono aggiunti appositamente per aumentare il potere tintorio (ma chi ve lo dice che effettivamente lo faccia? E se vi spunta un nano sulla testa?). 

Tenerissimo esemplare di Nano che potrebbe spuntarvi dalla chioma

Al contempo se la polvere sfusa che comprate in erboristeria è verde ma non fa alcun odore, probabilmente è molto vecchia e potrebbe (e dico potrebbe, perché con l'henné è tutto molto imprevedibile) non tingere granché. 
In sintesi: il concetto delle tinture naturali è che siano veramente tali; se all'interno di queste miscele c'è altra roba non ben definita, che senso ha stare 3-4 ore con qualcosa che non sapete nemmeno cos'è sulla testa? Tanto vale andare dal parrucchiere e affidarsi a mani (e a tinte chimiche) esperte. 

C'è inoltre un altro mito che aleggia quando si parla di henné: 

Si può applicare l'henné dopo aver fatto una tinta chimica? Mi ritroverò coi capelli verdi?
Come dicevo prima: con l'henné tutto è provare. Essendo naturale, il risultato varia da capello a capello. Durante le varie prove nei vari anni, mi è capitato di tingermi, tra una hennata ed un'altra, con delle tinte chimiche da supermercato. L'ultima volta che mi è successo, però, per il sì e per il no, ho aspettato un paio di mesi prima di applicare la Lawsonia (sempre pura al 100%) e non ho avuto nessuna sorpresa verde. In linea di massima penso che soltanto se il capello è decolorato possa subire qualche variazione sorprendente. Ma non ne sono certa: sempre tra una hennata e l'altra ho pensato di decolorarmi una ciocca nascosta di capelli, perché volevo farla viola con una tinta da supermercato. 
E l'ho fatto. Sempre dopo un po' di tempo (un mese? comunque sono davvero ossessionata dal colore dei capelli, più scrivo più me ne rendo conto!) ho tinto i capelli con l'henné e la ciocchina, da bionda, è semplicemente diventata arancione.

*Fine F.A.Q.*


Dopo questo enorme pippone, voi direte: anche basta! E avete ragione. Passiamo alla parte interessante (ma per chi?). 

Come faccio io l'henné. 
Disclaimer: foto non adatte a soggetti impressionabili. Seguiranno immagini di donna struccata e di papponi di terra dai colori improbabili. Siete stati avvisati. 

First of all: la preparazione.

Anche qui potremmo parlare fino a dopodomani di come ho cambiato metodi di preparazione e bla bla. Ma mi limiterò a dirvi cosa faccio da circa tre mesi a questa parte. 
Innanzitutto mi procuro le erbe più pure che ci siano, dalle mie bioprofumerie/erboristerie di fiducia (per chi fosse di Messina, mi riferisco a "Sikerbe" in centro - www.sikerbe.it -, e all'erboristeria "La Mandragora", a Gazzi - http://erboristerialamandragora.weebly.com).
Da un paio di mesi, grazie al mio compatriota Pietro di Another and More, ho scoperto la Robbia, un'erba rossa che ha proprietà tintorie elevatissime, specialmente se miscelata alla Lawsonia (per tutte le info su questa erba e molto altro, vi rimando a lui che ha molta più preparazione di me, e al suo canale Youtube).


Foto instagrammata che fa più hipster. 


Comincio col preparare solo l'Henné, quindi la Lawsonia, generalmente la sera prima (per i miei capelli, lunghi fino al seno, mi regolo con 100 gr. di Lawsonia e 50 gr. di Robbia): in giro si dice che non si debbano usare utensili di metallo (io una volta l'ho fatto e non è successo nulla, ma per scaramanzia ho smesso), per cui mi armo della mia ciotolina di un vecchio gelato, cucchiaio di legno ormai bi-color (l'henné non tinge solo i capelli, ma anche tessuti, legno e pelle!) e qualcosa con cui acidificare la polvere.

Ossidazione: sì o no?
Anche qua, ci sono diverse scuole di pensiero circa l'ossidazione dell'henné: le prime volte che mi accingevo a usarlo, riscaldavo della semplice acqua, la versavo nella polvere e lo applicavo subito. Risultati ottenuti tranquillamente. Ma per una questione personale (leggi: mi piace fare intrugli improbabili e mescolare la pappona con fare da strega di Biancaneve), lo faccio ossidare con aceto e limone. L'ultima volta (l'altro ieri) ho preparato il pappone e l'ho lasciato ossidare nella ciotola, avvolto dalla pellicola per mantenere l'umidità, per 16 ore. Ma in teoria potrebbe bastare anche una notte, o, se fa abbastanza caldo, anche 8/6 ore. Io ripongo comunque la ciotola nei pressi del balcone, dove so che arriva più facilmente calore (non so perché lo faccio, dato che comunque lo lascio a lungo. Forse perché sono pazza). Vi accorgete che è pronto facendo la prova stecchino, come con le torte. Ne immergete uno e lo lasciate un minutino. Se quando lo tirate fuori è tinto, è pronto. Se rilascia un leggero alone giallino, dovete ancora aspettare. In genere l'henné di buona qualità non ci mette molto a rilasciare colore.
C'è chi dice anche che, dopo l'ossidazione, l'henné andrebbe congelato, perché in questo modo tinge di più: io l'ho fatto diverse volte (un po' perché quando lo preparavo non avevo il tempo di farlo, e un po' per provare la diceria) e in effetti il risultato è stato leggermente migliore in termini di lucentezza del capello e intensità del colore. L'altro ieri però non l'ho fatto, ho preferito prolungare l'ossidazione e poi metterlo direttamente sulla capoccia.


I miei strumenti del mestiere


L'applichescion & alcune tips.

Passato il tempo dell'ossidazione, in genere io lavo i capelli. Si dice che sarebbe meglio applicarlo sui capelli puliti e senza balsamo, cosicché non ci sia nessun agente filmante che impedisca all'henné di formare il suo strato. Capelli asciutti o bagnati? Boh. Io li asciugo sempre, senza un motivo particolare (forse sempre per il discorso pazzia di cui sopra).
Una ventina di minuti prima di preparare il pappone finale, metto a macerare con della semplice acqua calda i 50 grammi di Robbia. Anche qui, ciotolina di plastica delle mozzarelle e cucchiaio di legno. Copro con la pellicola e aspetto impaziente.


Le pappe in attesa di essere unite. Il colore della Robbia mi gasa immensamente. 
E poi profuma di Paprika!

A tal punto, unisco le due erbe. C'è chi, una volta miscelati i due composti, unisce ulteriori ingredienti per potenziare il potere tintorio. Io, prima di scoprire la Robbia, univo alla Lawsonia, oltre ad aceto e limone, anche un po' di Curcuma (poca, perché più che schiarire ingiallisce moltissimo!), un po' di cannella (specialmente per coprire un po' l'odore, anche se a me piace molto) e un infuso di camomilla e karkadé (a volte anche il Syrah in frigo..). Adesso vado più sul basic.
Dato che l'henné tende a seccare un po' la chioma, se soffrite di cuoio capelluto secco vi consiglio di aggiungere, al posto dell'aceto e del limone, lo yogurt, che acidifica ma al contempo ammorbidisce la chioma. Ed eventualmente anche un po' di miele. 

Disgustoso a vedersi, me ne rendo conto. 


Armatevi di vestiti vecchi, asciugamani che potete sporcare definitivamente (io ne uso uno marrone), giornali con cui tappezzare l'ambiente circostante, guanti (l'henné tinge, e l'henné insieme alla robbia fa cose da urlo, per cui non pensate minimamente di spalmarvi, o farvi spalmare, senza guanti!) e chili di pellicola trasparente. Con un batuffolo di cotone imbevuto in olio d'oliva (o una crema, o un altro olio molto pesante), detergete le zone critiche: l'olio creerà una barriera ed impedirà all'henné che cola (perché deve colare per funzionare, già) di macchiarvi immensamente. Io passo il cotone imbevuto sulle orecchie, sulla nuca e sulla fronte. Pettinate i capelli e via.
Una volta spalmato tutto, comincerà a pesarvi la testa: purtroppo l'henné va tenuto parecchio in posa (specialmente se sono le prime volte che lo fate, bisognerebbe tenerlo almeno 5 o 6 ore; io che ho ormai il capello abituato, lo tengo 3 ore e mezzo/4 ore) e l'attesa non è esattamente un processo agevole. Potete provare a dividere i capelli in ciocche e bloccarli in alcune zone della testa, tipo bigodini. Oppure fare un enorme salsiccione di capelli e bloccarlo quanto più possibile in alto... In ogni caso, più provate, più capirete come sistemare la massa al meglio senza che vi porti allo sfinimento. 
Imbustatevi di un chilometro di pellicola. Dico questo perché l'henné ha bisogno di rimanere umido (ecco perché se cola è un bene). Se lasciate un pezzettino scoperto, la terra si asciugherà e non tingerà più. Una volta imbustati, specialmente se è inverno o questo mezzo tempo freschetto, aggiungete anche un turbante di asciugamano, per tenervi la testa al caldo. 
Di qui, comincia la lunga attesa. 

Un essere in pena che tenta di far passare il tempo


I risultati.
Passato il tempo che riuscite a sopportare, sciacquate. Se l'henné è di buona qualità, andrà via tranquillamente con l'acqua calda (così come le volte che laverete i capelli, nei giorni successivi: l'acqua tenderà sempre a colorarsi, perché i primi tempi scaricherà un po' il colore; quindi occhio anche a quando tamponate i capelli, premuratevi per i primi tempi di usare asciugamani scuri per evitare di macchiarli); io un paio di shampoo (possibilmente senza siliconi, ne parlerò in futuro di quelli che sto utilizzando) in ogni caso li faccio. 
Asciugate come di consueto e rimiratevi allo specchio. 

Senza flash, alla luce del giorno/pomeriggio, con faccia di sonno annessa


Con il flash


Che dire, se non OHMIODDDIOOOOCHEBEEELLIIAIAAAAAAAAA?
Da quando ho scoperto la Robbia unita alla Lawsonia la mia vita è cambiata, il colore che ottengo è molto più scuro e per il momento mi piace un sacco, ma anche prima non potevo lamentarmi: 

Gennaio 2013. Solo Lawsonia. Belli, vé?



Ultime due informazioni (bastaaaaa tagliatele la testaaaaa)
Il colore, così come lo vedete sui vostri capelli al momento dell'asciugatura, non è definitivo. Pare che tinga per i tre giorni successivi (non so per quale stregoneria): non cambia granché, scurisce leggermente. La seconda informazione è relativa a questo: non pensate di schiarire i capelli, con l'henné. L'henné tinge per scurire e riflessare, per via del fatto che si "aggiunge" alla cheratina dei vostri capelli. Con questo non voglio dire che diventerete nero corvino, ma il risultato che raggiungerete difficilmente potrà essere un rosso irlandese, se siete castano scuro di base (ciao Alessia!). A seconda di come siete, sarete più o meno rossi, mogano, rame, ciliegia. Random, insomma.
Non vi arrabbiate se con certi tipi di luce sembrerà che non si veda, è normale. E' una tinta naturale e naturalmente si nota poco se siete scuri. L'unico caso in cui si noterà anche al buio è se siete biondi, e allora vi odieranno tutti, compresa me, perché il colore della vita è il rosso irish che solo i biondi possono raggiungere (o se vi decolorate tutta la chioma, ma a vostro rischio e pericolo, come detto su). 

Infine! Dopo questo enormissimo primo post che scrivo da circa due ore! 
Consiglio l'henné? Sì, certo. Io ho davvero avuto grandi soddisfazioni in termini di colore, lucentezza, morbidezza e inspessimento del mio misero capello fine e piatto. 
Lo consigli anche se c'è tutto questo sbatti da fare? Sì, vale la pena. Male che va, se sui capelli non vi tinge manco morto, potete sempre riutilizzarlo per farvi dei tatuaggi. 



L'amica Alessia che mi tatua con un henné farlocco. 


Yeah


Vi è stato utile questo post? 
Ovviamente non esitate a commentare/raccogliere firme per farmi chiudere il blog più in fretta possibile!

A presto! 

20 commenti:

  1. Ma io non odio l'hennè, anzi sai che mi piace parecchio. Il problema è che odio i miei capelli, a volte! :D
    Comunque brava, post utile, anche io dovrò provare la robbia prima o poi *_*

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    1. Vabè, era per rendere il tutto un po' più drammatico u__u

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    2. A volte quando non mi usciva nulla però l'ho odiato in effetti :°D

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  2. Ciao Caterina! Il tuo post è stato molto utile e divertente :D
    Dopo un paio di anni di tinte chimiche mi sono data all'henné. Avendo una ricrescita leeenta lenta per ora mi preoccupa riuscire a coprire almeno le radici, ma comunque già dopo poche prove (anche a me piace sperimentare ricette come la strega di Biancaneve) ho avuto risultati soddisfacenti con lawsonia e robbia (scongelate). I miei capelli sono diventati anche più voluminosi e morbidi! Comunque ti seguirò di certo, sei molto simpatica! Ah, hai mai provato a preparare la pappina col gel ai semi di lino? Io mi sono trovata molto bene!

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    1. Ciao Serena! Che piacere sentirti dire queste parole...
      Felice che abbiamo risultati hennosi simili! :D Grazie dei complimenti!
      Per quanto riguarda il gel sì, ho provato a farlo da sola un paio di volte, e mi era anche riuscito piuttosto bene.. Solo che, per fortuna, non ho mai sofferto di punte sfibrate, e, purtroppo, avendo il cuoio capelluto tendente al grasso... ho finito per non usarlo! :)
      Spero che continuerai a seguirmi! :)

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    2. Io ho un cuoio capelluto estremamente grasso, ma anche delicato! Pur essendo passata all'ecobio da poco più di un anno, non ancora risolvo questo problema (mentre ho quasi debellato l'acne e reso la mia pelle mista da che era grassa). L'idea del gel mi è venuta da qui
      http://iloveremunni.wordpress.com/2014/06/20/come-fare-lhenne-rosso-mogano-miniguida-in-5-passi-n-2-preparazione-e-ossidazione/
      Magari è solo un caso, ma forse la combinazione congelamento+ossidazione con gel mi ha tinto molto di più! Tuttavia le punte rimangono secche per qualche giorno :(

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    3. Tutto può essere :) sicuramente il congelamento e lo scongelamento hanno contribuito - come ho scritto anche io nel post, mi ero sorpresa di come avesse tinto e lucidato di più dopo lo scongelamento!
      In questo momento io con l'henné delle Erbe di Janas mi sto trovando benissimo anche come morbidezza.. i capelli sono districatissimi fin da subito! te lo consiglio vivamente :)

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    4. Sì sì uso anche io Janas, sia lawsonia che robbia! Mi raccomando, continua a raccontarci i tuoi esperimenti hennosi ;)

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  3. Ciao Caterina! Ho visto che nel post hai fatto riferimento alla curcuma.Per la prossima hennata vorrei mischiare 30 gr di lawsonia che mi sn avanzati e che ho congelato,con 50 gr di cassia ossidata con la curcuma. Vorrei usarla x rendere più chiaro il colore(x le prime due settimane era troppo scuro x i miei gusti),quanta devo usarne x non ingiallire trp la chioma? Il colore che attualmente ho dopo la prima hennata e dopo un paio di settimane è rosso rame alla radice che era castano chiaro e rosso quasi irlandese sulla lunghezza che aveva dei colpi di sole biondi. Aspetto una tua risposta!

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    1. Ciao Sofia! :)
      Purtroppo, come dicevo nel post, non sono un'esperta per quanto riguarda altre colorazioni che non siano il rosso con lawsonia e robbia! Però so per esperienza (avevo provato a fare un impacco anni fa) che la curcuma è potentissima! Fai conto che ho definitivamente tinto di giallo un contenitore di plastica nel quale c'era acqua bollente e curcuma. E dopo anni ancora è lì, ancora vibrante di giallo!
      Quindi ti consiglierei di andarci molto cauta.
      Considerato che l'henné lo puoi fare sempre, senza dover aspettare tempi tecnici precisi (cosa che invece dovresti fare con le tinte chimiche), puoi provare man mano con diverse dosi: ad esempio ai 50 gr di Cassia puoi aggiungere 1 cucchiaio di curcuma raso, e vedere che succede! Se ancora non sei soddisfatta, la volta dopo aumenti le dosi, o le diminuisci se invece è troppo dorato come colore, per i tuoi gusti :)
      Considerato che comunque la Lawsonia scurisce il capello, per quanto tu possa fare comunque avrai sempre un colore più scuro di ciò che speravi!
      Il consiglio che ti posso dare è quello di sperimentare! come dicevo nel post, ad ogni capello corrisponde un risultato... niente è certo, niente si può programmare :)
      Fammi sapere com'è andata!
      Un abbraccio e grazie del commento ;)

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    2. grazie mille della risposta! Ci andrò con i piedi di piombo allora con la curcuma ahahahah spero di contrastare un po' l'effetto scurente dell'henné.Non vedo l'ora di sperimentare!

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    3. Brava, tutto è buttarsi e provare e riprovare finché non si è soddisfatti! :D ps: comunque se sei rossiccia irlandese... aaaaaaaaa! beatissimaaaaaaa!! *______*
      fammi sapere come va! :)

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  4. Complimenti per i risultati e benvenuta nella blogosfera! :)

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    1. Grazie mille!! Benvenuto anche a te qui sul mio blog :)

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  5. Ciao Cate! Sono neofita delle erbe tintorie: prima volta dal parrucchiere di fiducia, che mi ha tinto i capelli di un rosso acceso favoloso con la miscela fatta sul momento da lui (aveva i barattoloni di erbe, 30 minuti di posa e colore intensissimo...WTF?); seconda volta a casa Phitofilos Rosso n.3 Iran (in pratica Lawsonia pura) con un risultato ramato che a me non garba tanto perché preferisco un rosso più carico, tendente al ciliegia, ma che ancora non ho idea di come ottenere. Consigli? Thanks :*

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    1. Per raffreddare la Lawsonia ti stra-consiglio la Robbia :) E' veramente potente in connubbio con la Lawsonia ^_^ io usavo quella di Janas, ma ad esempio se riesci a reperire Phitofilos, hanno fatto un paio di miscele ottime. La "Rosso Ardente" e la Miscela Robbia appunto. Della prima ci ho anche scritto una recensione: non era il colore che cercavo io, ma magari va benissimo per te :)

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    2. http://anotherbeautybloginthewall.blogspot.it/2014/12/review-phitofilos-miscela-rosso-ardente.html
      eccola :D

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  6. Ciao! Adoro il colore che hai ottenuto con robbia ed hennè e volevo chiderti, per l'ossidazione quanto a aceto e limone metti? Non so se raggiungeró i tuoi risultati ma, tentar non nuoce!
    Fammi sapere!
    Gaia

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    1. Ciao! :) E' un metodo che praticamente non utilizzo più, però a memoria ricordo che ne mettevo tanto quanto ne richiedeva la polvere, fino a farla diventare papposa :D

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    2. Quindi non usavi acqua giusto? Grazie mille per la risposta!❤

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