And we left our love in our summer skin * La skincare della domenica d'autunno

Comincio con questo titolo il mio secondo post, con un tono un po' dolceamaro (ma soprattutto amaro se non conoscete questa canzone).
L'estate è ormai finita, e con lei finisce tutta quella spensieratezza che la contraddistingue: il sole solo all'alba, le serate con gli amici, l'amico dj che passa le playlist anni '90 che ti mettono k.o. l'animo (specialmente se alla terza volta di "Girls & Boys" dei Blur siete anche piuttosto k.o. con l'alcool), ma soprattutto la strafottenza assoluta nei riguardi di trucchi, creme, intingoli e cura della pelle (ma forse vale solo per me, vecchia pazza che non sono altro).
Lo so, lo so: la pelle va protetta dai raggi del sole, che poi ti viene il tumore, e le macchie, e le rughe... Ma io sono GGIOVANE e spesso me ne frego, perché la sola idea di piazzarmi qualcosa di unto/cremoso in viso con 45 gradi all'ombra mi atterrisce gravemente. E quindi, a fine estate, mi ritrovo a fare i conti con la pelle marrone che va via per far posto a quel solito color latticino morto che mi caratterizza. E non solo: per anticipare questo processo e per evitare di sembrare a chiazze, mi premuro di ricominciare con la mia skincare routine (quanto sono blogger americana, evero) autunnale, generalmente destinata alla giornata di domenica (che, comunque, per la cronaca, è un giorno che andrebbe abolito dai calendari. Vero? VERO?).
Per evitare di eliminare definitivamente quei pochi lettori che mi seguono (grazie immensamente, comunque, per la grandissima affluenza sulla pagina Facebook e per i commenti al lunghissimo post precedente!), andiamo alla ciccia della questione.


Fase 1. Apriamo le danze (e i pori)

Nostra cugina Rosalba (ciao, se stai leggendo!) spesso se ne esce con dei regali pazzeschi, per me e mia sorella: qualche mese fa è stata la volta della SAUNA FACCIALE. Siete stati pervasi da un brivido di eccitazione, nevvero? Ebbene sì. La sauna facciale è un aggeggio che si attacca alla corrente e riscalda in 5 minuti l'acqua per fare i vapori.

Eccola smontata dal pezzo che la compone. Vedete la donnina della foto che si rilassa? 
E' così che ci si sente. 

Montata. La donnina è sempre lì che ti avvisa che stai per rilassarti.

Non sto qui a spiegarvi come diavolo si usi perché ci vorrebbe molto più che una semplice parent-(si mette dell'acqua q.b. nel foro; in poco tempo comincerà a sobbollire; si monta il soffietto di plastica e avvicinate il faccione)... vi dirò solo che quello che fa è eliminare il tempo che impieghereste a mettere la pentolona d'acqua sul fuoco e aspettare che arrivi ad ebollizione, perché il processo in tutto dura scarsi 3 minuti (più il tempo che decidete di stare a svaporarvi). 
All'acqua dei vapori aggiungo un cucchiaino di bicarbonato e a volte anche uno di sale, proprio quando decido che voglio esagerare e fare la pazzerella, va là. C'erano tempi più floridi in cui avevo il Tea Tree Oil  e ne aggiungevo qualche goccia. Il concetto è comunque quello di aprire i pori e al contempo disinfettare (oppure sturarvi il naso se siete raffreddati). 


Fase 2. Lo scrub (I'm not supermaaan paaaapaaapaaapaaaa)
Colta la citazione?

Durante il relax (donnina in foto docet) dei vapori, decido, dopo aver visto un meraviglioso video di Clio anni fa, di impiegare il tempo facendo uno scrub, in modo tale che i pori già aperti vengano maggiormente disinfettati e puliti. Il video mostra un mix di miele e zucchero, cosa che in effetti è piuttosto buona per il viso; io invece stavolta ho voluto provare delle spugnette che ho comprato questa estate da Boots a Dublino. 



Sembrano delle gallette di riso, al tatto e alla vista; sono delle sostitute dato che non le ho trovate mannaggiamannaggia    simil Konjac Sponges, spugnette di alga di cui si sono tessute le lodi su internet per diversi mesi. Anche queste sono di fatte di alga (la celeberrima Luffa! e chi non la conosce!?) e promettono di esfoliare ed eliminare le cellule morte e pagarvi le tasse universitarie. 
Ne passo una sotto l'acqua calda per farla "aprire" e la passo sul viso durante i vapori. 

Questo è cosa succede quando le fate arrabbiare (leggi: le immergete in acqua calda). 
CREEPY.

Non mi sento di straconsigliarle, specialmente se avete la pelle sensibile: tendono a essere un attimo aggressive (e grazie, con quei denti!). Però quel mostriciattolo che sembra uscito da Pacman (sì, parlo sempre della spugnetta) ha fatto il suo lavoro. A fine vapori sciacquo il viso con acqua tiepida e lo tampono con un asciugamano. 


Fase 3. Da timido Bruce Banner ad aggressivo Hulk

Ovvero la preparazione della maschera all'argilla verde e bianca. Anche qui ho fatto riferimento a diversi video visti nei secoli secolorum (tipo questo) e unisco:
1 cucchiaio di argilla verde;
1 cucchiaio di argilla bianca (altresì nota come Caolino);
Un infuso di menta e camomilla per amalgamare.


Vi accorgerete presto che non è cosa mia ricreare gli sfondi per le foto. 
L'idea di questo scenario con piantina annessa era per ispirare un che di bucolico. 
FAIL.

A tal punto mi impiastriccio la faccia alla meno peggio, evitando la zona del contorno occhi (e per ovvi motivi le labbra e le narici - a meno che non vogliate morire, alla fine sono scelte, per carità). Cerco di resistere finchè non mi pizzica il viso, ma in genere basta che non riusciate più a muovere i muscoli della faccia per capire che è tempo di sciacquare.

Scusate, lo faccio per la scienza


Acqua tiepida e poi freschetta per far chiudere i pori (mistero metropolitano: sarà vero? così come l'ultimo risciacquo dei capelli con acqua fredda per farli più lucidi e procurarsi una broncopolmonite nel mentre?). 


Fase 4. La crema, il tonico e tutti i loro amici


Di solito, per concludere, passo la crema che normalmente utilizzo come base trucco (quando mi ricordo). L'altra volta ho utilizzato questa di Garnier, che in realtà è di mia sorella ma non lo saprà mai (ciao, Fede!). In genere anche questa Essence mi regala giuste soddisfazioni. Mentre la prima è completamente biologica, la seconda so che non sia poi così malvagia per il prezzo che ha (intorno ai 3 euro).

E questo è quello che capita le domeniche d'autunno! Cosa fate voi, invece, oltre ad avere una vita magari più interessante di questa? 
Suggerimenti? Consigli per gli acquisti? 
Cani?


Al prossimo post, stay tuned! 

2 commenti:

  1. Potremmo per esempio dedicarci alla manicure (smalti pazzi) da sperimentare su cavie folli (vedi la sottoscritta) o anche, giusto per cambiare genere smontare vecchi bijoux e riproporli in una nuova veste (collezione autunno inverno) ovviamente da donare a cugine generose. Anche il capello innovativo non e' male (cavie di famiglia) e tanto, tanto altro. Della serie "invito alla prova con delitto"... <3 (segue presto altro pacco dono a sorpresa)

    RispondiElimina