[Henna Experience] How To: Sherazade

E buongiorno a voi e a tutta la blogosfera! Vi mancava questa rubrica? A ME Sì *_*!

Qui nella stramba Milano il tempo procede piuttosto velocemente: giugno è alle porte, e con lui gli esami del Master. Come vi ho già detto qualche post fa, i nostri progetti sono tutti audiovisivi e di conseguenza il tempo materiale per girare e montare diventa pochissimo, considerato che nel mentre abbiamo lezioni da seguire e "compiti" a casa da fare. EWWAI. Tanto per dirvene una, anche quando potrei rilassarmi stile pachiderma spiaggiato sul divano, non riesco. Trovo sempre mille e una cose da fare. Ora ho la fissazione delle piantine e della cura del terrazzo (potete vedere i progressi su Instagram) e di conseguenza appena ho un minuto libero sono fuori a pulire. 
MA! C'è un ma. Il 29 Aprile ho fatto l'onomastico e l'unica donna sul pianeta terra a ricordarselo e a farne motivo di regalino è la mia amica Alessia. Conoscendomi molto molto bene (e sentendomi blaterare molto molto spesso) ha pensato di regalarmi un mio vecchio amore: la maschera capelli biologica, all'Olio di Macadamia di Omia Laboratories. Ne avevo proprio bisogno poiché erano settimane che mi dicevo di voler provare, per la prima volta dopo eoni di hennate, la tanto decantata Maschera Sherazade fatta in casa. E, sfruttando la frenesia da non mi fermo ho pensato bene di provarci davvero stavolta... e insomma ecco qui.


Perché Sherazade? Il nome di questa tecnica di hennata prende ispirazione da una antica maschera di Lush (che, a sua volta, prende il nome dalla protagonista di Le Mille e una Notte) che, per l'appunto, prevedeva la commistione di Lawsonia ed oli e burri, in modo tale che riflessasse i capelli e al contempo li curasse.
Ora: come tutti noi sappiamo, ognuno ha i capelli diversi. C'è chi ama fare l'henné a capelli asciutti e puliti (io), chi ama aggiungere al pappone un chilo di olio o di altri ingredienti magici, pur sapendo che gli oli filmano il capello ed impediscono l'ottimale attaccatura del pigmento... MA (un altro ma), la verità è una ed una sola. Se l'henné è di ottima qualità, colorerà sempre. Magari meno intensamente, ma fidatevi, colorerà. Motivo per il quale mi sono decisa anch'io a sperimentare: la ricetta che spopola in rete è l'unione di un balsamo (ovviamente senza siliconi) e l'henné, in modo da creare una pastella morbida e liscia e facile da spalmare, da applicare proprio come se fosse una maschera dopo shampoo (con tempi di posa variabili).
Io ho deciso di unire questa maschera (ricca di oli e burri, oltre che del magico ingrediente principe di tutti i balsami eco-bio, il Behenamidopropyl dimethylamine; potete leggere l'INCI qui) che già conoscevo (ve ne parlai proprio QUI!) e il mio amato Henné unico ed insostituibile: il Sahara Tazarine (le fedelissime di questo blog ormai l'avranno a noia). 


Come ho'Sherazato'

Io ho fatto così (per i miei capelli lunghi fin sotto al seno): ho usato tutto l'henné che mi era rimasto dalla volta precedente (circa 30 gr.) e l'ho stemperato con sola acqua bollente. Dopo aver creato la mia solita pappetta, ho unito circa 3/4 cucchiai di maschera e ho cominciato a mescolare. La consistenza che dovrete raggiungere è quella che ritenete sia migliore per potervela spalmare. Io ho deciso di aggiungere un cucchiaio in più di maschera perché volevo che fosse una consistenza più ferma di quella che normalmente creo mescolando solo erbe, anche perché me la sarei spalmata da sola (FIRST TIME EVAH coi capelli lunghi!). Zero ossidazione (davvero con il Tazarine non ce n'è bisogno, colora subito e tanto: nel mio caso, poi, il desiderio è tornare al rosso caldo della sola Lawsonia, quindi l'ossidazione non mi serve), ho fatto la doccia normale, e (altra novità) a capelli umidi ho applicato subito. Pellicola abbondante e panno caldo e via per due ore di posa

Mi è bastato così poco prodotto? . E' questa la magia della Sherazade: puoi usare molto meno henné del solito e avere comunque un prodotto molto colorante. 

Per quanto riguarda l'applicazione (oltre ad aver appurato che applicare il pappone sui capelli umidi è 300 volte meglio, e d'ora in poi lo farò sempre), sono andata molto molto a caso, considerato che il mio desiderio era coprire la ricrescita e "rinvigorire" il colore, proprio come farei con una maschera riflessante comune. Dunque la quantità di pappone  è stata perfetta ed abbondante per la zona delle radici. Le lunghezze le ho fatte veramente a caso - ma ripeto, poco importava. Non avevo molte aspettative in merito al risultato: pensavo che, appunto, per via degli oli, burri e altri condizionanti presenti nella maschera, non ci fosse una copertura forte. 

Mi sono dovuta ricredere completamente. Innanzitutto ha colorato TANTISSIMO. La prova sono state le mie mani e unghie (non avevo guanti, e non me n'ero preoccupata pensando che tanto non colorasse molto...) che sono diventate bellamente arancioni nonostante la maschera. L'applicazione è stata facilissima, velocissima e non mi sono caduti pezzi in giro per la casa. L'unico neo è che ha colato molto, ma ne ero contenta alla fine: non so se fosse per via dei capelli bagnati oppure se per il giusto grado di umidità in testa (voglio credere che sia la seconda). Dopo il risciacquo ha scaricato pochissimo, e sopratutto per tutti gli shampoo successivi non s'è vista una goccia di colore scaricato (cosa che mi è accaduta banalmente l'ultima volta che ho fatto solo Lawsonia). Insomma, felicità assoluta: radici coperte, colore ristabilito e brillante, morbidezza e profumo (questa maschera profuma di paradiso). 

Luce diretta - queste foto sono di ieri, ed è passata già una settimana abbondante!

Contro luce e luce indiretta

Ombra e flash

Dalla foto col flash (ma anche alla luce diretta, con un po' di attenzione) si vede quanto ancora sia presente sulle lunghezze il colore con la robbia, nonostante io non la usi da un sacco di mesi (almeno 6). Bello, sì, però io voglio tornare tutta ramata

Comunque, sono veramente super soddisfatta. Ho intenzione di alternare, un mese sì e uno no, la Sherazade alla classica hennata, appunto per ritoccare la ricrescita e rinvigorire il colore. 

E voi? Utilizzate questa tecnica? La conoscevate?
Fatemi sapere nei commenti!
A presto!
xoxoxo

10 commenti:

  1. Che belli i tuoi capellozzi *_*
    Io pure ogni tanto la faccio, tra l'altro mi torna utile quando mi avanza l'hennè e lo devo congelare (chi è che dopo anni di hennè ancora non sa regolarsi con le dosi? Io!). Però pensavo di sostituire qualcos'altro al balsamo, tipo gel di aloe, per appesantire meno i capelli. Non so se in quel caso possa ancora chiamarsi "sherazade" XD

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    1. Sììì ci sta! Gel di aloe secondo me è perfetto! Poi non so se hai visto che ora è uscito il gel pastellante di Phitofilos... uhm U_U

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  2. Mi sento di avallare l'ipotesi che sia stata l'alto tasso di umidità ad aumentare il "colaggio". Quando AI MIEI TEMPI (cit. di tutti i vecchietti) la facevo notavo questa cosa, il che però rende il tutto più facile da sciacquare, oltre che da applicare (io propendevo decisamente per l'applicazione, non troppo prolungata, da bagnati: immagina di applicare una sbobba su dei capelli RICCI e ASCIUTTI, no meglio non immaginare).

    Comunque son venuti veramente bellissimi, e approvo l'idea di tornare rossa calda :3

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    1. Lo spero proprio per il colaggio :3 e grazie *_*
      e sì, considerati i tuoi bei ricci, penso al delirio per sciacquare ._.

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  3. un tempo le facevo spesso le sherazade, poi le ho un po' dimenticare nel cassetto...mi sa che però torno a rifarle, mi hai fatto venire una voglia! E comunque, hai dei capelli meravigliosi <3

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    1. Ma grazie Reddie *_* e per dirlo te, la roscia del web *__*!

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  4. mi ispira da morire e mi piace il tuo risultato ma su di me ho paura a provare perché ho la cute grassa e temo che una cosa a base di burri etc non sarebbe il massimo D:

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    1. Eh, sì, infatti i capelli mi si sono sporcati più velocemente del solito, ma ciò non toglie che mi ha levato un impiccio più seccante dell'hennata classica!

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  5. Ciaaaao! Ti ho taggata e premiata sul mio blog!
    http://cronachediunawannabefashion.blogspot.it/

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