[Al meglio di 5] 5 consigli per vivere in modo ecosostenibile & sproloqui per un mondo più giusto

Io, davvero, non sopporto le estremizzazioni. E dire che io stessa sono un tipo particolarmente testardo e cocciuto: quando mi metto in testa una cosa, non voglio cogliere altre sfumature di colore aldilà di quella che ho scelto di vedere. Ma è una cosa a cui cerco di lavorare ogni singolo giorno, I promise! 

Dicevo, non tollero chi imbocca una via e decide che è quella certamente giusta, senza minimamente pensare all'impatto che questa scelta ha sulla propria vita e quella degli altri. Non perché bisogni sempre dare ascolto a tutto, eh, per carità. Anzi, delle volte è pure giusto fare di testa propria, perché magari gli altri (per cultura ed educazione diversa dalla nostra, non sempre per malvagità!) tendono a darti dei consigli che hanno a che vedere con la tua storia personale tanto quanto ad un cane importi della fisica quantistica. E conosco cani molto intelligenti, tra l'altro.

Comunque.

Ripeto. Sono la prima che prima di fermarsi a pensare va avanti come un treno sulle proprie scelte. Ma forse è proprio perché cerco di essere coerente, ogni giorno, con me stessa e con gli altri che oggi scrivo questo post... che, mi rendo conto, ha una premessa lunga e fortemente fuorviante... un po' come tutto quello che scrivo (e se ancora mi leggete, avete imparato a capirlo). 
Mi spiace se suonerò particolarmente lunga e prolissa, probabilmente vi stancherete di leggere ancora un post del genere, ma... secondo me se ne parla ANCORA troppo poco. E chi ne parla, viene preso per matto, visionario, hippie, fancazzista. 


Oggi vorrei ricollegarmi ad un post che scrissi qualche mese fa sul riciclo (click), che altrettanto aveva una premessa lunghissima per introdurvi al mio concetto di eco-sostenibilità, e su quanto sia coerente e corretto occuparsi di TUTTO ciò che ci circonda, e non solo della cipria bio che così non ci occlude i pori. 

Da quando vivo col mio ragazzo, in una città tutto fuorché libera da smog e schifo nell'aria, ho potuto mettere davvero in pratica la mia educazione all'ecosostenibilità. La cosa che mi fa piangere il cuore è che, questa stessa cosa, non mi è stata permessa giù in Sicilia, dove le condizioni climatiche sono assolutamente ideali e lo stile di vita è un trilione di volte meglio rispetto a quello milanese, e consentirebbe senza il minimo impegno tutto quello che, faticosamente, cerco di portare avanti qui. Eppure... eppure c'è ancora troppa ignoranza. Tutti che si affannano a proteggere i nostri ambienti migliori... e poi? E poi i cassonetti pullulano di immondizia tutta insieme, senza nessun rispetto né per l'ambiente, né per le persone che vivono, purtroppo, vicino a questi ultimi. Senza dimenticarci di quanto questo scempio visivo incrementi la brutta immagine italiana che i turisti si riportano all'estero. [Non so se vi è mai capitato di leggere QUESTO articolo sulle condizioni di Roma, riportate da nientepopodimeno che dal New York Times. Scandaloso, e inaccettabile. Ma quanto è vero? Povera patria... ]
Per fortuna, non è tutto nero alla fine del tunnel, bensì ormai (come già dicevo nel post sopracitato) la cultura del biologico si sta espandendo, specialmente dal punto di vista del cibo. Ormai quasi tutti cercano di leggere le etichette. E per fortuna, ormai quasi tutti i supermercati hanno un reparto, anche piccolo, dedicato ai prodotti biologici... o, semplicemente, che contengono la sostanza di quel cibo, senza moltissime aggiunte inutili e dannose. 
I miei genitori, per esempio, ormai acquistano quasi tutto direttamente dai contadini. Anche se poi buttano tutto nello stesso sacco dell'immondizia... ma d'altronde, possiamo biasimarli, se i cassonetti per la raccolta differenziata stanno a 20 km da casa? Possiamo biasimare i vecchietti che vivono da soli, se non hanno i mezzi per farlo? 
Il problema è alla radice: non ci è data neanche la possibilità di far bene, o di sbagliare. Si sbaglia e basta, perché è così che va il mondo.

Per la questione del cibo va ringraziata anche la televisione: se è vero che troneggiano tantissimo ancora le pubblicità di cibi precotti, confezionati, conservati che puoi stare sicuro che non scade manco tra novantadue anni... ci sono anche tantissime pubblicità che, sfruttando l'onda del "bio", hanno convinto moltissime persone a prestare attenzione a ciò che mangiano, e a non farsi fregare solo dall' "affidabilità" del marchio. Senza, ovviamente, pretendere estremizzazioni assurde che, delle volte, fanno più male che bene. Se a te piace la bistecca sanguinolenta... ma magnatela! Se a te piace il tofu alla griglia... ma magnatelo! Se a te, invece, piace l'aria al profumo di fragola... se sei felice tu, siamo felici tutti! 

Io, ad esempio, scelgo quasi tutto (nei limiti del mio portafogli, e qui la polemica è seria) prestando attenzione agli ingredienti. A partire dal cibo, continuando coi cosmetici (e lo sapete già!), per finire con i detersivi (presto smetterò anche con questi, e passerò direttamente a quelli venduti alla spina!). A volte, cerco di comprare e consumare ciò che viene da agricoltura biologica. E sì, anche animali: alla carne sto attentissima. 
Mangio, per lo più, carne da allevamento che sfrutta mangimi biologici e sani. 
Ne mangio pochissima, va detto: il mio desiderio sincero sarebbe quello di eliminarla del tutto, per un principio etico e morale che rispetto moltissimo. Ma è anche vero, che, per tornare alla parentesi di cui sopra, non sempre quello che mi permetterebbe di sostituirla, è affordable. E per ora che sono squattrinata, quando posso la elimino, quando non posso... la mangio, e mangio quella buona. 
E quindi, per tornare alla frase di apertura del post... non tollero chi crede che il vegetarianesimo sia la via, il veganesimo sia la via, il fruttarianesimo sia la via... NIENTE è la via. 
Bensì tutto è cultura e impegno. Io rispetto te che scegli di condurre uno stile di vita diverso dal mio, perché sono perfettamente conscio di cosa significhi. Non giudico a prescindere. 
Mi informo, comprendo, ed eventualmente riproduco. Anche a modo mio

Ed ecco il secondo punto: c'è una enorme fetta di popolazione che, se non viene messa alle strette (leggi: multe), passerebbe la sua vita a fare come gli dice la testa quella mattina. 
Quindi, esattamente come accade giù in Sicilia, le cose vengono fatte a metà: i cassonetti li mettiamo, però lontanissimi ed irraggiungibili. E finché sei giovane e senza lavoro, ci può pure stare. Ma quando sei un padre di famiglia, una donna in carriera, o hai qualunque altro tipo di impegno... certamente non pensi al bene del pianeta terra ogni secondo della tua giornata. Forse, se qualcuno ti agevolasse il compito... ed è qui che si scatenano reazioni a catena: lavoro troppo, non ho tempo, scappo da una parte all'altra perché inseguo il mio stesso tempo (ovviamente, in macchina!) = mangio quello che capita e che sia il più rapido da preparare = il weekend mi incollo come un bradipo sul divano perché sono privo di qualsivoglia forza. 
Molto parte da ciò che mangiamo e che ci appesantisce il fegato (sonno, mancanza di forze, cervello poco lucido, poca regolarità intestinale, accumulo di tossine...). Il resto fa parte di tutte quelle "regole" che qualcuno ci ha detto di seguire (ecco perché non bisognerebbe sempre dire di sì, il cane con la fisica quantistica, bla bla..).  Quelle che ci imponiamo di seguire per un qualche tipo di routine nella quale siamo incastrati. 
Tutti schiavi di uno stile di vita che ci toglie l'anima perché se non fai così non sei smart. Se non fai così, non cogli la palla al balzo, perdi le opportunità, non ti vede nessuno. Se non fai così, ma dove vuoi andare? Poco importa se nel tragitto ci muori. L'importante è avere l'ultimo modello di borsa in pelle, di macchinone, di cellulare. E quindi lavoriamo troppo, per cercare di guadagnare di più, per spendere di più, per ritrovarci sempre più poveri, più stanchi, più con le palle girate per ogni cosa. O no? [Questa è la cosa che più mi shocka delle persone che ho conosciuto qui a Milano: l'inseguimento della vita, intesa come tempo, inteso come felicità. Dimenticandosi che la vita, uno, ce l'ha tutti i giorni tra le mani. Però per qualche strano motivo non ci pensa. E tentano di dire a me che questo è il modo, che solo così si vive, che se sei un operaio, se lavori 18 ore al giorno, se devi combattere con mille cose, se.. se.. se.. Ma questa è un'altra storia, un tantinello più profonda... e non voglio fare la guru a nemmeno 26 anni!]

E se vi dicessi che potrebbe essere tutto più facile? Se solo riuscissimo a vedere onestamente dall'esterno, quali sono le cose che combiniamo giornalmente? Se tutti potessimo onestamente fare un passo indietro? Se almeno ci provassimo, dico io! 
Vi assicuro che vivere in un ambiente (anche se si vive da soli) favorevole, cambia totalmente la vostra visione delle cose. Imparate che non tutto è necessario, che si può vivere felici partendo da alcuni semplici gesti. Che si può separare lo stress da lavoro (nessuno nega che sia pesante, e ve lo dice una squattrinata) ritagliandosi del tempo per decomprimere? 

Ho letto veramente una quantità sterminata di articoli, e visto mille video a conferma della mia tesi. E' vero pure che io ci ho messo anni, e certamente non ho finito. Mi rimprovero tante cose ancora, ma davvero, cerco di fare assolutamente del mio meglio. 

Ci sono anche gli schizzoidi, eh. Quelli che si fanno rifare le finestre perché assorbono meno energia. Ok, va bene, con calma. Partiamo dalle cose più facili.
Cosa posso fare per vivere a impatto QUASI zero, per recuperare la salute dell'ambiente, del mio corpo, della mia mente? 

Dopo aver fatto attenzione ai cosmetici, nella mia storia personale che ormai conoscete tutti, sono passata al cibo. Facendo attenzione a ciò che mangiavo - indovinate? per la routine di cui sopra! - ho anche perso diverso peso. E adesso, finalmente, posso mettere mano su una casa intera, e gestire IO la mia educazione giornaliera nei confronti dell'ambiente e di me stessa. 

Ecco i miei 5 consigli per convertire le vostre case verso l'ecosostenibilità. A pochi passi, a modo vostro, facendo del vostro meglio. Nessuno vi punta una pistola alla tempia, ma fidatevi che quando cominciate vi sentite meglio con voi stessi! 

  1. Fate le pulizie consapevolmente. Via tutte quelle robe abrasive che se per caso ci mettete un dito vi si squaglia di netto, tipo Casper! Meglio perderci cinque minuti in più, che ammorbare la casa di prodotti puzzolenti e di sicuro dannosi per l'ambiente. Scegliete prodotti green, esistono! Io uso un detersivo per i pavimenti molto bellino, che si diluisce in circa 5 litri di acqua, e ci faccio tutta la casa. Lo stesso per quanto riguarda quello per la polvere, i piatti e i panni. Tutto in piccole dosi e in flaconi di plastica riciclata e riciclabile. Credetemi, più di 7 euro per tutto questo non li spendete, e vi durano un'infinità. Ah, e se per caso volete ridurre il costo a 3 euro in totale... Aceto e bicarbonato, e avete gli stessi risultati. E mi raccomando: abolite l'ammorbidente!!!
  2. Fate largo uso di conserve di pomodoro? Sapete quanti bei porta penne, porta posate, porta pennelli potete farci? Riciclate, prima di buttar via. E se proprio non ve ne fate un bel nulla, differenziate i vostri rifiuti. E quando andate a far la spesa per comprarne di nuovi, riutilizzate le buste, o usate quelle in tessuto che ormai si comprano ovunque: vi accorgerete di quanto spazio in più si ha in casa, senza tutto quel plasticume odioso.
  3. Se siete di quelli che comprano l'acqua minerale nelle bottiglie di plastica, vi do una notizia bellissima: con 30 euro ho comprato una brocca con 7 filtri, che mi dureranno 7 mesi. Scaduti quei mesi, con altri 25 euro comprerò altri 6 filtri, per altri 6 mesi. Adesso bevo l'acqua del mio lavandino, cucino con quella stessa acqua e, se mi bastasse, mi ci laverei anche. Spreco di plastica: ridotto dell'80%. Spreco di denaro per almeno 5/6 cassette d'acqua al mese: ridotto del 90%. Spreco di fatica per portare le casse pesanti a casa: ridotto del 100%. 
  4. Mi rivolgo alle fanciulle: se siete qui è perché, presumibilmente, vi interessate ai prodotti cosmetici. Ovviamente il primo consiglio che vi do è quello di usare prodotti di cui conoscete gli ingredienti, innanzitutto per voi stesse. Non si è mai fin troppo scrupolosi per quello che ci si mette in faccia, sul corpo, e sui capelli. Certo è che se quel rossetto vi piace da matti ma dentro c'ha il petrolato... ovvia, compratevelo, che non c'è mai morto nessuno di petrolato! Così come potete cambiare spazzolino preferendone uno di bambù, o i tipici assorbenti da supermercato con quelli in cotone, o la coppetta mestruale... 
  5. Il più importante: ricordatevi che avete due belle gambette, e usatele per raggiungere i luoghi, anche i più lontani (chiaramente nei limiti dell'umano). E che nemmeno i miracoli possono togliervi cellulite e brufoli, se mangiate lo schifo e non fate ossigenare la vostra pelle!
Informiamoci, e troviamo cosa fa meglio per noiNiente è impossibile, qualcosa è (purtroppo in certi casi, per fortuna in altri) arginabile, molto è raggiungibile.

Non giudichiamo così, per principio. Proviamo, e riproviamo. Non siamo estremi in modo idiota. 

Ricominciamo dai gesti semplici... ricordiamoci cos'è che davvero conta. 


Buon lunedì e buona vita :)
xoxoxo

8 commenti:

  1. Più di così non potrei stimarti. Un post bellissimo. Come sempre <3
    Condivido in pieno tutto quello che hai detto. A quanto pare seguiamo le stesse semplici mosse per vivere a impatto zero, anche se dovrei fare meno la pigra e cercare di creare nuovi oggetti a partire dagli scarti, prima di buttarli: la creatività è uno dei modi migliori per rilassarsi! Sto finendo tutti i detersivi e credo di sostituirli con quelli meno dannosi. Ma c'è da fidarsi di quelli green tipo winnis e chanteclair? Io non so proprio come distinguere le fregature dalle cose veramente eco. Consigli?

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    1. AWWWW quanto mi fai felice *_* specialmente perché hai letto fino alla fine senza suicidarti AHAH
      Ti confermo che uno dei metodi migliori per staccare il cervello dalle attività quotidiane, è, paradossalmente, lavorare a mano. Qualunque sia il lavoro che devi fare. Anche pulire casa può essere catartico (anche senza musica, come fanno in tanti).
      Io sto usando proprio queste marche; lo sgrassatore chanteclair è FAVOLOSO. Quello per i piatti e per i pavimenti è una marca tipo "green qualcosa" ma leggendo bene ha delle certificazioni e controlli (tipo al nichel, mi pare). La "differenza" non ti so dire se esista, perché sto pulendo solo con quelli. Posso dirti che però il loro compito lo fanno alla grande :D!

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    2. Scherzi? Pulire e fare liste: i miei antidoti contro stress e ansia quotidiani!
      Da quando vivo sola pulisco e cucino sempre ascoltando qualcosa. Quel benedetto Spotify mi sta facendo conoscere veramente di tutto! E' la mia droga quotidiana.
      Li proverò allora, credo di aver capito quale marca intendi, ne ho sentito parlare bene! :)

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    3. LE LISTE *_*
      Evidentemente ci hanno separate alla nascita, non ho più dubbi u.u

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  2. Qua io dovrei aprire un capitolo (della mia vita, direi) che non so nemmeno se voglio affrontare.

    Ti dico solo che io per lavoro mi occupo di impatto ambientale e termovalorizzazione di rifiuti, ché anche ciò che hai già buttato può essere utile.

    Con me sfondi una porta aperta. Inquinare di meno, riciclare di più, evitare gli sprechi, camminare a piedi, usare i mezzi pubblici sono la mia filosofia di vita da anni.

    L'utilizzo di prodotti ecobio per la detergenza e la cura della persona e della casa è stato solo l'ultimo gradino di una scala che ho cominciato a percorrere oramai parecchi anni fa.

    Non smetto mai di studiare e di imparare ad essere più consapevole di quello che faccio, di quello che compro, di quello che mangio.

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  3. Devo dire che sono stati i miei genitori a trasmettermi un'attenzione e un approccio "discretamente" ecologico al mondo. E tra l'altro in un modo per niente simile alle mode allarmistiche o fondamentaliste (che a volte purtroppo si riscontrano), e per questo li ringrazio! Cerchiamo di fare quello che possiamo, ma avendo bene in mente che differenziare, evitare l'ammorbidente, contenere gli sprechi, consumare certi prodotti, camminare/usare i mezzi, ecc. sono delle buone linee guida per la salute (nostra e del mondo). Io sono per la filosofia del mica devi essere perfetto per poter fare qualcosa di buono! Secondo me quello su cui si potrebbe lavorare di più è il concetto che, come per i prodotti tradizionali, anche tra quelli ecobio (intendo di qualunque genere) possono esserci ciofeche o cose che non fanno al caso nostro. Dall'altro lato penso anche che spesso, specialmente all'inizio, ci troviamo male con tali prodotti perché siamo (spesso erroneamente) abituati ad avere aspettative...sbagliate XD
    Alla fine mi sono un po' lasciata prendere dal delirio XD

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    1. Esatto! Tutti abbiamo un motivo più o meno valido per sbagliare... dobbiamo solo raddrizzarci XD
      Poi è chiaro: specialmente coi cosmetici/detergenti per la casa prima bisogna provare per capire se va bene per noi. Chiaro che il fine ultimo è il benessere personale. Ok tutto, ma se stai male si fa un passo indietro :D
      Grazie per il commento ^_^

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